Le sorrisi.
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Si lo so- ammisi, controllando la ferita al fianco.
Era una ragazza innaturalmente bella: avevo incrociato un paio di volte le sue amiche nei corridoi.
Lucia Van Der Woodsen possedeva una di quelle bellezze capaci di farti cascare ai suoi piedi con uno schiocco di dita.
Una Grifondoro che sapeva cosa voleva dalla vita, sempre così allegra e piena di sè da starmi simpatica.
Mi piacevano i tipi come lei.
Daniela Sparks era invece una di quelle ragazze dallo sguardo furbetto che riusciva a incastrarti in conversazioni senza senso.
Era piacevole, una Serpe in tutto e per tutto.
Invece Rosalba Abrams era un concentrato di dolcezza che faceva sorridere.
Era facile farla imbarazzare, dovevo ammettere.
Invece la ragazza che avevo di fronte...
Era gelida come un icebearg e aveva due occhioni meravigliosi.
Sorrisi appena a quei pensieri.
Dopotutto avevo solo diciasette anni